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Marco Camandona in viaggio per Gasherbrum I e II nel Karakorum, obbiettivo 14 x 8000

Marco Camandona, alpinista valdostano noto per le sue numerose spedizioni in tutto il mondo, Guida Alpina e organizzatore del Tour du Rutor di scialpinismo, lunedì 17  giugno è partito per il Pakistan, per scalare i Gasherbrum I e II, nel massiccio del Karakorum. Il Gasherbrum è un gruppo montuoso localizzato nella regione Nord-Orientale del Baltoro nella catena del Karakorum. Il massiccio contiene ben tre cime che superano gli 8.000 metri. Il nome Balti è formato dai termini “rgasha” (bellissima) e “brum” (montagna) e significa quindi “Montagna Bellissima”, da cui il titolo della spedizione “The beautiful mountain”.

Questi due giganti montuosi, situati al confine tra il Pakistan e la Cina, sono tra le mete più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo. Per Camandona vuol dire chiudere un cerchio iniziato tanti anni fa, nel 1998: quello di coronare “UN GRANDE SOGNO” chiamato 14 x 8000 mt senza ossigeno supplementare. Ovvero scalare tutte le montagne che superano gli 8.000 metri di altezza situate in tutto il mondo. Richiede straordinarie capacità tecniche, resistenza fisica e mentale, nonché una profonda conoscenza delle condizioni estreme delle altitudini. Assieme a Camandona, in spedizione, i valdostani Abele Blanc e Dante Luboz.

Un viaggio meraviglioso tra le montagne più alte del pianeta, in punta di piedi, Resilienza, Professionalità e Tenacia. “Ciò che conta non sono tanto le scalate eclatanti, ma la voglia di vivere l’avventura” afferma Camandona. Ad accompagnarlo sarà un compagno di cordata straordinario, la Guida Alpina Abele Blanc, uno dei pochi alpinisti italiani ad aver scalato tutti i 14 Ottomila, colui che lo ha introdotto all’alpinismo, “nel 1996 la prima volta insieme in spedizione, oggi si va a programmare un lungo viaggio fatto di emozioni”.
Partiti a  metà Giugno 2024,  Marco Camandona, Abele Blanc e Dante Luboz procederanno con l’avvicinamento al campo base a quota 5100 mt lungo il ghiacciaio del Baltoro, arrivato al CB inizierà una seconda fase di ascensione verso i campi alti (fase di acclimatamento). L’obbiettivo, dopo tale fase è di concatenare il G1 e il G2, senza scendere al campo base, senza l’utilizzo di ossigeno supplementare e con più rapidità d’azione possibile. Le ascese alle vette sono previste tra metà e fine luglio.

Il Karakorum è rinomato per il suo terreno complesso e le condizioni meteorologiche imprevedibili, che rendono ogni spedizione un’impresa ardua. L’obiettivo di scalare e concatenare entrambe le vette nella stessa spedizione aggiunge un ulteriore livello di difficoltà e ambizione alla missione di Camandona.
Tra il 23 e il 30 giugno 1984 Reinhold Messner e Hans Kammerlander realizzarono il primo concatenamento del Gasherbrum II e Gasherbrum I, senza passare dal campo base, senza rifornimenti di materiale e viveri preventivi e senza incontrare altri alpinisti. Si trattò del primo concatenamento in assoluto di due ottomila.
Marco Camandona e Abele Blanc, con la loro esperienza e dedizione, continuano a ispirare alpinisti e appassionati di avventure in tutto il mondo. La spedizione “The beautiful mountain” ai Gasherbrum I e II sarà sicuramente seguita con grande interesse dalla comunità alpinistica internazionale.

La Spedizione “The beautiful mountain” ha il patrocinio di Regione Autonoma Valle d’Aosta, UVGAM.
 
Dati tecnici e storici
Il Gasherbrum è un gruppo montuoso localizzato nella regione Nord-Orientale del Baltoro nella catena del Karakorum. Il massiccio contiene ben tre cime che superano gli 8.000 metri. Il nome Balti è formato dai termini “rgasha” (bellissima) e “brum” (montagna) e significa quindi “Montagna Bellissima.” Nel 1856, Thomas George Montgomerie, tenente della British Royal Engineers avvistò una serie di altissime vette lungo 200 km sul Karakorum. Nominò cinque di questi picchi K1, K2, K3, K4 e K5 dove la K stava per Karakorum. Oggi, K1 è conosciuto come Masherbrum, K3 come Broad Peak, K4 come Gasherbrum II e K5 come Gasherbrum I.
Gasherbrum I è l’undicesima montagna più alta della Terra con i suoi 8.068 m s.l.m. noto anche come K5, si trova nella parte inferiore di una dorsale ad arco che va da nord a sud, rivolta ad ovest, lungo la quale passa il confine tra Pakistan e Cina. Questa dorsale è delimitata dal ghiacciaio del Baltoro ad ovest e dal ghiacciaio Urdok ad est. La prima ascensione fu compiuta, il 5 luglio 1958 da Pete Schoening e Andy Kauffman, membri della spedizione statunitense guidata da Nicholas B. Clinch.
Gasherbrum II la tredicesima montagna più alta della Terra con i suoi 8.035 m s.l.m., noto anche come K4 è la seconda vetta più alta del massiccio del Gasherbrum, la prima ascensione fu compiuta l’ 8 luglio 1956 da Fritz Moravec, Josef Larch e Hans Willenpart, componenti di una spedizione austriaca.
 
MARCO CAMANDONA Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche · Alpinista di fama internazionale, maestro di sci alpino, allenatore federale di scialpinismo e direttore tecnico, da più di 20 anni, della gara internazionale di scialpinismo “Millet Tour du Rutor Extrême”
• Nel 2012 nuova via in Himalaya “Princess Cecile Line” al Churen Himal (7.371 m)
• 12 volte su una cima principale di 8.000 metri senza l’ausilio dell’ossigeno: 1998  Cho Oyu (8.210 m) e Shisha Pangma (8.048 m) si concretizzano con la salita in velocità a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro; 2000 K2 (8.611 m); 2006 Annapurna (8.091 m); 2010 Everest (8.848 m); 2014 Kangchenjunga (8.586 m); 2016 Makalu (8.463 m); 2018 Lhotse (8.516 m); 2019 Manaslu (8.163 m); 2021 Dhaulagiri (8.067 m); 2022 Nanga Parbat (8126) e il Broad Peak (8047).
• Dal 2015 ha fondato la Onlus Sanonani, un progetto umanitario a Kathmandu in Nepal, dove ha realizzato un orfanotrofio che ospita 25 bimbi.
 
Fonte Top1communication



Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.